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Terrarium: che cos'è e come farlo

Terrarium: che cos'è e come farlo

Un giardino all'interno di un contenitore di vetro trasparente: il terrario è un piccolo ecosistema, un affascinante mondo in miniatura, facile da creare e da curare, e un bellissimo elemento d'arredo per la casa.

Inventato per caso nel XIX° secolo, il terrarium chiuso è oggi una delle ultime tendenze, in grado di unire passione per le piante e home decor. 
Questi piccoli giardini in miniatura, infatti, sono perfetti per decorare la casa in modo originale e creare angoli verdi in ogni stanza, adattandosi anche agli spazi più piccoli.

Ma che cos'è un terrario e come si cura? Quali sono le piante più adatte per un terrario chiuso? 
In questo articolo vi daremo alcuni consigli utili su come curare un terrario e come crearne uno tutto vostro.

Le origini del terrarium

Il terrarium è una delle decorazioni green oggi più popolari, ma lo sapete che le sue origini risalgono al 1800?

Il terrarium chiuso fu inventato per caso nel 1829, dal botanico inglese Nathaniel Bagshaw Ward. Una sera d'estate, Ward sigillò una crisalide di falena insieme a del terriccio, in una bottiglia di vetro.
Qualche giorno dopo notò che, al posto di un esemplare adulto di falena, all'interno del contenitore era germogliata spontaneamente una felce. Notò anche che sulla superficie interna del vetro si era formata una leggera condensa.

Ward capì dunque che, in un contenitore di vetro sigillato, una pianta era in grado di respirare e sopravvivere in modo quasi del tutto autonomo, ricreando il proprio ciclo vitale. 

Da quel momento, i terrari furono usati per trasportare in Europa le piante esotiche scoperte nelle Americhe, che prima di allora non sarebbero altrimenti sopravvissute alla lunga traversata in nave.

Che cos'è un terrario e come funziona 

Il terrario è una tecnica di coltivazione che consiste nel posizionare delle piante all'interno di un contenitore di vetro, di varie forme e dimensioni, solitamente chiuso con un coperchio.

Come funziona un terrario? Com'è possibile che le piante sopravvivano sigillate e senza aria?

Grazie al processo della fotosintesi, all'interno del terrario, la pianta continua a produrre ossigeno e anidride carbonica. Il vapore acqueo prodotto dalla respirazione della pianta, si condensa sul vetro e ricade poi al suolo, tornando alle radici e ricreando così l ciclo vitale dell'acqua, così come avviene normalmente in natura. 
Allo stesso modo, le foglie che invecchiando cadranno contribuiranno a concimare il terreno.

Insomma, il terrarium è un vero e proprio ecosistema autosufficiente in miniatura, non influenzato dal clima esterno.

Come fare un terrarium

E se provassimo a realizzarne uno? Creare un terrarium è molto semplice e si può fare anche in casa. 

Esistono due tipi di terrario:

Terrarium chiuso
  • il terrarium chiuso è dotato di un coperchio che consente di sigillarlo ermeticamente.

    L'umidità si accumula all'interno, creando un ecosistema autosufficiente e separato  dall'esterno.

    È l'ideale per le piante che prosperano in ambienti molto umidi, come quelle di origine tropicale. 

  • Terrarium aperto con piante grasse
    Il terrarium aperto, invece, è più adatto alle piante secche, come piante grasse, succulente e cactus.

    In questo caso, sarà necessario intervenire ogni tanto con delle annaffiature.

   

Cosa serve per fare un terrarium 

Prima di procedere procuratevi:

  • un contenitore in vetro trasparente, della forma e delle dimensioni che preferite;
  • piante grasse o piccole piante di diverse forme e colori, meglio se dalla crescita limitata;
  • terriccio;
  • muschio;
  • carbone attivo, per il filtraggio dell'acqua ed evitare così la formazione di funghi e muffe;
  • rocce, ciottoli o sassolini decorativi;
  • decorazioni a piacere, come conchiglie, pigne, corteccia, animaletti in ceramica, ecc.

Piante per terrario chiuso: quali mettere

Quali sono le piante giuste per un terrarium chiuso? Ecco quali scegliere.

  • Devono essere piante che amano l'umidità e una temperatura fra i 15 e i 20 gradi. Andranno benissimo edera, muschio e felci, ma anche piante tropicali di piccole dimensioni, come fittonia o piante carnivore, peperomia e pilea
  • Dovranno essere piante a bassa manutenzione e dalla crescita lenta e contenuta perché, una volta posizionate all'interno del contenitore, non sarà facile raggiungerle per togliere foglie o rami in eccesso.
  • Devono amare l'ombra. Nei terrari chiusi, infatti, il vetro agisce come una serra: se troppo esposti al sole, la temperatura all'interno del contenitore salirà compromettendo la salute delle piantine all'interno. La posizione ideale per un terrario chiuso è dunque luminosa, ma al riparo dai raggi diretti
Terrarium chiuso: come farlo

Come realizzare un terrario fai da te

Ora che avete tutto l'occorrente per creare il vostro terrario procedete in questo modo.

  • Lavate il contenitore con acqua calda e asciugatelo perfettamente.
  • Stratificate il terreno e cominciate col drenaggio, ricoprendo il fondo del vaso con uno strato di circa cinque centimetri di ghiaia o sabbia.
  • Passate poi allo strato di carbone attivo (che non vi servirà, in caso di terrario aperto).
  • Aggiungete ora un paio di centimetri di terriccio, avendo cura di scegliere il più adatto in base alle piante che metterete.
  • È il momento delle piante: cominciate dalle più grandi e aggiungete poi le più piccole intorno. Rimuovete le piante dai loro vasi, pulendo bene le radici dal vecchio terriccio, e inseritele nel terrario, dopo aver creato con le dita piccole cavità nel terreno. Infine, compattate la terra attorno al fusto della pianta.
  • Ricordatevi di lasciare un po' di spazio tra una piantina e l'altra, per far passare la luce e dar loro modo di crescere.
  • Ora potete aggiungere il muschio e le decorazioni.
  • L'ultimo passaggio è l’irrigazione del terrario: usate una pipetta e versate circa 10-15 millilitri di acqua, poi chiudete bene il contenitore.

Terrarium: come curarlo

Una volta ultimato il vostro terrario, non avrà bisogno di cure particolari, ma soltanto di qualche attenzione e un minimo di manutenzione.

Esposizione
Non esponete il terrario alla luce diretta del sole e non mettetelo in una stanza troppo buia: scegliete una posizione luminosa vicino a una finestra esposta a nord, est o ovest (non a sud!), in modo che le piante possano effettuare la fotosintesi e condensare il vapore acqueo che serve al loro ciclo vitale.

Temperatura
Assicuratevi che la temperatura si mantenga tra i 20 e i 25 gradi di giorno e i 15-20 gradi la notte.

Annaffiature
Non date troppa acqua. Procedete per gradi, toccando il terriccio per controllarne l'umidità e servitevi di uno spruzzino per nebulizzare le foglie, con acqua non calcarea.
Fate attenzione: un terrario aperto avrà bisogno di essere irrigato con una frequenza settimanale, mentre per un terrario chiuso potrebbe bastare un intervento annuale.
 

Ora siete preparatissimi per costruire il vostro terrario, fateci sapere come va!